Gli assistenti vocali come Google Assistant, Alexa e Siri stanno crescendo costantemente, e la pandemia che stiamo vivendo sta velocizzando il processo.
Questi assistenti non solo rispondono alle domande ed eseguono ricerche online, ma sono anche utili per controllare una smart home.
Il controllo vocale in alcuni ambienti come gli hotel, può essere utile per evitare di entrare in contatto con superfici spesso toccate come telecomandi, interruttori, maniglie, touch screen e molto altro.
Juniper Research stima che in il mercato degli assistenti vocali, grazie all’integrazione con gli smartphone, è attualmente arrivato 4.2 miliardi di dispositivi in uso e crescerà fino a 8.4 miliardi entro il 2024.
Aumenta l’interesse anche verso i sistemi di serrature e campanelli smart. Queste soluzioni possono eliminare il bisogno di un contatto diretto.
Gli uffici e spazi di lavoro si muoveranno verso i controlli “touch free”, con l’utilizzo della voce e luci attivate con sensori di movimento.
Evitare di toccare alcune superfici a rischio ha una certa importanza per la crescita di questo mercato, ma anche i clienti che stanno più tempo a casa con i loro dispositivi, si stanno abituando sempre di più ad usarli.
Chris Pennell, analista di Futuresource afferma di aspettarsi un’accellerazione nell’adozione di assistenti digitali “specialmente nei settori a contatto col pubblico come sanità, vendita al dettaglio ed intrattenimento”.
Un esempio è uno strumento della Mayo Clinic negli Stati Uniti, che usa Amazon Alexa e permette alle persone di valutare i propri sintomi ed accedere a informazioni sul virus.
In futuro queste tecnologie ci aiuteranno sempre di più nella nostra vita quotidiana, anche in situazioni di emergenza.