Una “Smart City” è quella che si opera concretamente per installare le tecnologie di ultima generazione volte ad aumentare la sicurezza dei cittadini. Significa parlare di città più sicure, efficienti e sostenibili. Tutte le strutture che hanno messo in atto da tempo un’organizzazione digitale, hanno dimostrato di avere una maggiore capacità di superare le criticità.
Il coronavirus ha spinto la diffusione del concetto di “Smart City”: ce lo dimostra il numero di progetti esecutivi avviati dai Comuni italiani con più di 150mila abitanti, pari al 42%. Sperimentazioni ed interventi sul campo dimostrano una maggiore propensione all’innovazione e all’utilizzo di nuove tecnologie da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
L’utilizzo di nuove tecnologie, punta a migliorare molte situazioni, in primo luogo a preservare la salute del cittadino che, forse, in nome di una spinta economica legata al profitto, era rimasta in secondo piano. La cooperazione della comunità è fondamentale, perché da soli non riusciremmo a gestire grandi emergenze come questa. I nuovi modelli di sviluppo dovranno tenere conto delle esigenze di tutti i cittadini.
Nelle smart city, gli ambienti domestici, provvisti di sistemi smart home, consentono di trasmettere i dati fornendo il supporto necessario per risparmiare energia e utilizzarla al meglio.
Questa emergenza ha messo in evidenza il mondo digitale. Chi aveva delle capacità digitali è stato facilitato ad affrontare le nuove modalità di comunicazione, lavoro e a sviluppare nuovi servizi. Il modello della smart city è quello di una città quindi molto più responsabile e sicura.